Italia centrale
Italia centrale | |
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Stati | |
Territorio | Lazio, Marche, Toscana e Umbria |
Superficie | 58 052 km² |
Abitanti | 11 721 082[1] (28-2-2024) |
Densità | 201,21 ab./km² |
L'Italia centrale, Centritalia, Centro Italia o, più semplicemente, Centro, è quella parte del territorio italiano che, nella definizione dell'Istat[2] adottata anche dall'Eurostat,[3] comprende le regioni Lazio, Marche, Toscana e Umbria. L'Abruzzo, sebbene sia geograficamente al centro della penisola italiana, rientra nell'Italia meridionale per ragioni storiche, linguistiche e culturali.[4]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]È attraversata dagli Appennini settentrionali e centrali ed è bagnata a est dal mare Adriatico, a ovest dal mar Tirreno e dal mar Ligure. I principali fiumi di questa porzione di territorio sono l'Arno e il Tevere con i loro affluenti (es. Aniene), e il Liri-Garigliano. I laghi più importanti sono il Trasimeno, il lago di Montedoglio, il lago di Bolsena, il lago di Bracciano, il lago di Vico, il lago di Albano, il lago di Nemi e il lago di Sabaudia. Da un punto di vista altimetrico l'Italia centrale ha un territorio prevalentemente collinare (68,9%). Le zone montuose e quelle pianeggianti equivalgono rispettivamente al 26,9% e al 4,2% della ripartizione territoriale.
Confini
[modifica | modifica wikitesto]L'Italia centrale confina a nord con l'Italia settentrionale e a sud-est con l'Italia meridionale. Quest'ultima linea di confine segue, almeno a grandi linee, quello che in epoca pre-unitaria costituiva il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie, con le seguenti aggiunte:
- l'ex circondario di Cittaducale: incorporato, fin dal 1927, alla provincia di Rieti,[5] facente prima parte dell'Abruzzo Ulteriore II;
- gli ex-circondari di Sora e di Gaeta: facenti prima parte della provincia di Terra di Lavoro, dal 1927 aggregati alla provincia di Roma.[6][7]
Viceversa il territorio dell'ex delegazione apostolica di Benevento, che fino al 1860 costituiva un'exclave pontificia nel regno duo-siciliano, passò alla Campania e dunque all'Italia meridionale.[8]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Demografia
[modifica | modifica wikitesto]La popolazione residente nell'Italia centrale ammonta a 11 680 843 abitanti.[1]
Regioni
[modifica | modifica wikitesto]Regione | Capoluogo | Abitanti[1] |
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5 703 289 | ||
1 478 881 | ||
3 647 054 | ||
851 619 |
Comuni più popolosi
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito si riporta l'elenco della popolazione residente nei comuni con più di 50 000 abitanti.
# | Comune | Immagine | Regione | Provincia | Abitanti[1] |
---|---|---|---|---|---|
1 | 2 746 639 | ||||
2 | 360 444 | ||||
3 | 195 906 | ||||
4 | 161 375 | ||||
5 | 152 138 | ||||
6 | 127 321 | ||||
7 | 106 121 | ||||
8 | 98 292 | ||||
9 | 96 176 | ||||
10 | 95 352 | ||||
11 | 89 191 | ||||
12 | 89 000 | ||||
13 | 88 726 | ||||
14 | 88 724 | ||||
15 | 81 855 | ||||
16 | 81 154 | ||||
17 | 74 240 | ||||
18 | 65 933 | ||||
19 | 65 927 | ||||
20 | 64 246 | ||||
21 | 60 416 | ||||
22 | 59 786 | ||||
23 | 59 732 | ||||
24 | 58 946 | ||||
25 | 55 068 | ||||
26 | 54 908 | ||||
27 | 52 657 | ||||
28 | 52 542 | ||||
29 | 51 678 |
Province
[modifica | modifica wikitesto]Economia
[modifica | modifica wikitesto]Utilizzando la distinzione in tre Italie industriali di Arnaldo Bagnasco, gran parte dell'Italia centrale farebbe parte della "Terza Italia",[9][10] quella caratterizzata da un'industria, tranne alcune grandi multinazionali, espressa da piccole e medie aziende scarsamente legate agli aiuti di Stato. Il turismo (naturale, artistico, commerciale e sportivo) è assai sviluppato ovunque.
Terni è leader nel settore siderurgico e nella fattispecie in quello dell'acciaio inossidabile. Il suo polo industriale è secondo per grandezza e primo per produttività in Italia. Fabriano (AN) è famosa per la produzione di carta (Cartiere Miliani Fabriano, Museo della carta e della filigrana, Archivio storico delle Cartiere Miliani Fabriano) e per le fabbriche della famiglia Merloni: Indesit Company, Ariston Thermo Group e Antonio Merloni. È quindi un importante polo industriale, grazie alla produzione di elettrodomestici e di cappe aspiranti, settore in cui la città è prima in Italia, grazie a industrie quali Elica, Best e Faber.
In Alta Valle del Tevere, Città di Castello (PG) è ben nota per la produzione tipografica, avviata sul finire del XIX secolo, e le industrie tessili, del legno e metalmeccaniche, con alcuni marchi di rilievo internazionale; significativo l'artigianato del ferro. La limitrofa Sansepolcro è sede di importanti industrie alimentari, tra cui spiccano la Buitoni e Aboca, qui fondate rispettivamente nel 1827 e 1978 e oggi note a livello mondiale, un centro di ricerca della Nestlé e numerose aziende di medie e piccole dimensioni nel settore tessile e abbigliamento; l'artigianato si caratterizza per la lavorazione dell'oro, del legno e del merletto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Bilancio demografico e popolazione residente per sesso al 28 febbraio 2024, su demo.istat.it. URL consultato il 25 settembre 2023 (archiviato il 29 maggio 2023).
- ^ Densità della popolazione residente al 1º gennaio 2016 - Glossario (PDF), su istat.it, p. 2. URL consultato il 15 marzo 2022.
- ^ (EN) NUTS (Nomenclature of Territorial Units for Statistics), by regional level, version 2021 - Italy, su ec.europa.eu. URL consultato il 15 marzo 2022.
- ^ Piergiorgio Landini, Paola Salvatori, Enciclopedia Italiana, VII Appendice, su treccani.it, Treccani, 2006. URL consultato il 12 ottobre 2019.
- ^ Archivio di Stato di Rieti - Ex circondario di Cittaducale, su as-ri.beniculturali.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ R.D.L. 2 Gennaio 1927 n. 1 Riordinamento delle Circoscrizioni provinciali Regno d’Italia (PDF), su dait.interno.gov.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ La storia - Storia, su procurasantamariacapuavetere.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ Delegazione apostolica (Stato della Chiesa), 1816 - 1870, su sias.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ Secondo Bagnasco, le regioni che fanno parte della Terza Italia sono: Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Arnaldo Bagnasco, Tre Italie. La problematica territoriale dello sviluppo italiano, Bologna, Il Mulino, 1977.
- ^ Lo sviluppo economico delle regioni: dalle tre Italie alle due Italie - L’ascesa di Nord-Est e Centro - I caratteri comuni, su treccani.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppi di regioni d'Italia
- Nomenclatura delle unità territoriali per le statistiche dell'Italia
- Nomenclatura delle unità territoriali statistiche
- Regioni d'Italia
- Stato Pontificio
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikisource contiene alcuni canti dell'Italia centrale
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Italia centrale
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale dell'Istat, su istat.it.
- Demo-Istat, su demo.istat.it.
Controllo di autorità | GND (DE) 4039689-7 |
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