Nuovo orrore in Ucraina. Un missile è caduto tra i civili nella stazione di Kramatorsk, nell'est del Paese, facendo una strage. Almeno 50 morti - fra i quali 10 bambini - e 100 feriti fra le migliaia di profughi che aspettavano di essere evacuati. Sul missile c’è una scritta in russo «per i bambini». «Sono stati usati missili russi ad alta precisione Iskander», sostiene Kiev. Mosca replica che si tratta di un Tochka-U «utilizzato solo dalle forze ucraine».

La presidente della Commissione Ue von der Leyen è stata a Bucha, prima tappa della visita in Ucraina, assieme all'Alto Rappresentante per la Politica Estera Borrell: «Qui abbiamo visto l'umanità andare in frantumi». Nella tappa successiva a Kiev c'è stato l’incontro con Zelensky: «L’Europa è qui». Intanto, l'embargo al petrolio russo dovrà aspettare. La questione non sarà trattata dai ministri degli Esteri dell'Ue lunedì. «Non c'è l'unanimità». Arrivano anche notizie di nuovi orrori a Izium, dove i russi avrebbero allestito una camera di tortura e civili sarebbero stati bruciati vivi, mentre a Makarov sono stati trovati 132 corpi, molti in fosse comuni.

- Il punto- Scintille tra Draghi e Mosca: “Indecenti sono i massacri in Ucraina, non le sanzioni” 
- La testimonianza – Guerra in Ucraina, l’ultimo italiano rimasto a Kharkiv tra orrori e bombe: “Vi racconto come agiscono i mercenari russi e qual è il vero piano di Putin”
- Le parole del vicesegretario Nato: “Il conflitto potrebbe durare, ora inizia un’altra guerra”

Aggiornamento ora per ora

23.55 – Allarme Onu: 1.000 marinai bloccati nelle acque dell’Ucraina da inizio guerra
Due agenzie dell'Onu hanno chiesto «un'azione urgente» per aiutare circa 1.000 marinai rimasti bloccati su diverse navi mercantili nei porti e nelle acque ucraine dopo l'invasione della Russia. In particolare nel porto di Mariupol e nel Mar d'Azov. L'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) e l'Organizzazione marittima internazionale (IMO) hanno denunciato che più di 100 navi mercantili non possono lasciare i porti e le acque ucraine e hanno inviato una lettera all'Unhcr, al Comitato Internazionale della Croce Rossa e a Medici senza frontiere chiedendo loro di «prendere provvedimenti urgenti» per soccorrere i marinai che hanno bisogno di rifornimenti. «Oltre ai pericoli derivanti dai bombardamenti, molte delle navi ora non hanno più cibo, carburante, acqua potabile e altri generi di prima necessità».

23.40 – Guterres (Onu): attacco a Kramatorsk inaccettabili
Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha giudicato «inaccettabile» l'attacco sulla stazione di Kramatorsk, nell'Ucraina orientale che ha provocato la morte di almeno 50 persone. Secondo una dichiarazione del suo portavoce, Stéphane Dujarric, il segretario delle Nazioni Unite ha ricordato alle parti coinvolte nella guerra in Ucraina il loro obbligo di proteggere la popolazione civile. «Il segretario generale ricorda a tutte le parti i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale di proteggere i civili e l'urgenza di concordare un cessate il fuoco umanitario per consentire un'evacuazione sicura e l'accesso umanitario alle popolazioni coinvolte nel conflitto», ha affermato. Pertanto, Guterres ha affermato che i responsabili dell'attacco devono «essere ritenuti responsabili» e ha esortato Russia e Ucraina ad andare avanti negli sforzi per porre fine immediatamente alla guerra «brutale» che ha devastato l'Europa orientale.

23.10 – Zelensky: entro una settimana il Parlamento invierà le risposte del questionario Ue
«Oggi finalmente abbiamo ricevuto il questionario dall'Ue in vista dei colloqui per l'adesione dell'Ucraina all'Ue. Il nostro parlamento credo che entro una settimana preparerà delle risposte». Ad affermarlo è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un video su Telegram. Zelensky ricorda «che il miglior modo di proteggere il mondo dalla tirannia è aiutare l'Ucraina fornendo le armi che abbiamo chiesto e che l'occidente ha. Continuerò a lottare quotidianamente per ottenere per il nostro Stato tutto ciò che è necessario. Se l'Ucraina otterrà le armi di cui abbiamo parlato la vittoria del popolo ucraino arriverà prima. Qualsiasi rallentamento o rifiuto di fornire tali armi possono significare solo una cosa: alcuni politici vogliono aiutare maggiormente la dirigenza russa rispetto che a noi». 

22.50 – Zelensky: “In Occidente c’è chi è troppo leggero con le sanzioni alla Russia”
«In alcuni paesi dell'Occidente c'è chi agisce in modo troppo leggero nei confronti della Russia. Sappiamo chi cerca sempre di alleggerire le proposte di sanzioni. Facciamo di tutto affinché in Europa si capisca che bisognerà introdurre delle sanzioni contro la Russia veramente pesanti». Ad affermarlo è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un video pubblicato su Telegram.

22.40 – Arrivato a Leopoli treno da Kramatask: a bordo 2500 persone, tra loro i feriti dell'attacco
Il treno di evacuazione con le vittime dell'attacco missilistico a Kramatorsk è arrivato a Leopoli, in Ucraina. A bordo, 2.500 persone, fa sapere Kyiv Indipendent. Coloro che sono rimasti feriti durante l'attacco mattutino hanno ricevuto cure mediche all'arrivo.

22.35 – Nella black list della Ue entrano i direttori dei media filo Cremlino
Tra le 217 le personalità russe che entrano nella black list in base alle nuove sanzioni europee ci sono anche i direttori dei media filo Cremlino. Tra gli altri il direttore dell'agenzia di stampa Tass, Sergei Mikhailov, quello della Komsomolskaya Pravda, Vladimir Sungorkin e il direttore della Vgtrk, la radiotelevisione statale russa, Oleg Dodrodeev.

22.30 – Human Rights Watch risponde a Mosca: siamo lì dai tempi dell’Urss, il nostro lavoro non smetterà 
In risposta agli annunci della Russia che il suo governo sta chiudendo gli uffici locali delle organizzazioni umanitarie Anesty International e Human Rights Watch, Hrw dice in una breve nota su Twitter, che si tratta di una ulteriore prova che il governo (russo) «non vede di buon occhio i fatti che riguardano la tutela dei civili in Ucraina». «Hrw lavora in Russia sin dall'era sovietica, quando era un Paese totalitario e chiuso. Abbiamo trovato modi per documentare gli abusi sui diritti umani allora, e continueremo a farlo nel futuro. Nel farlo, abbiamo chiesto alla Russia di tornare agli standard che è obbligata a mantenere in ossequio al sistema dei diritti umani. E continueremo a farlo».

22.25 – Zelensky: a Kramatosk crimine di guerra russo, ci aspettiamo una reazione globale
«Molti paesi del mondo hanno già condannato l'attacco di Kramatorsk. Aspettiamo una reazione decisa e globale a questo nuovo crimine di guerra che arriva dopo la strage a Bucha. Anche questo attacco sarà da imputare alla Russia dinnanzi al Tribunale internazionale». Ad affermarlo è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un video pubblicato su Telegram.

22.20 – Attacco a Kramatorsk, il bilancio sale a 52 morti e 109 feriti
Il bilancio dell'attacco contro la stazione ferroviaria di Kramatorsk, nell'Ucraina orientale, sarebbe salito a 52 morti e 109 feriti. Lo riferisce Suspilne news.

22.10 – Mosca inserisce altri 5 giornalisti e un rapper russi nella lista degli “agenti stranieri”
Il ministero della Giustizia della Federazione Russa ha inserito altre sei persone nella lista degli «agenti stranieri»: nella lista figurano Ivan Dremin, noto anche come rapper Face, il giornalista Mark Feygin, Irina Borukhovich, Ekaterina Mayakovskaya, Andrey Filimonov e Dmitry Dubrovsky. Lo riferisce l'agenzia russa Ria Novosti. A fine 2019 il presidente russo, Vladimir Putin ha firmato una legge che permette alle autorità russe di trattare anche le persone fisiche e non più solo quelle giuridiche come «agenti stranieri», la dicitura con cui in Urss si bollavano le spie. «Nonostante tutto il mio amore verso tanti russi penso che in questo momento il popolo russo non è quella nazione che si dovrebbe compatire. Chi parla della russofobia e rimane in silenzio in merito alla guerra dovrebbe sputare in faccia a se stesso», aveva affermato il 30 marzo rapper russo Face in intervista al famoso blogger russo Yurii Dudj. Il rapper, cantante fra i più seguiti fra i giovani russi, aveva annunciato all'inizio del mese di marzo d aver lasciato la Russia in segno di protesta contro la sua guerra in Ucraina.

22.05 – Pentagono: a Kramatorsk attacco russo con missile a corto raggio
Il Pentagono ritiene «non convincenti» le affermazioni della Russia secondo cui le sue forze non sarebbero coinvolte nell'attacco alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, in Ucraina, che ha provocato numerosi morti e feriti tra i civili. Lo ha dichiarato il portavoce della Difesa Usa, John Kirby, secondo Cnn. «La nostra valutazione è che sia stato un attacco russo, che abbiano usato un missile balistico a corto raggio per condurlo», ha detto Kirby, parlando di un «nuovo esempio della brutalità russa nel perseguimento di questa guerra e della loro negligenza nel cercare di evitare danni ai civili».

22.00 – A Bucha iniziata la riesumazione dei corpi
Procuratori e squadre forensi stanno esaminando i corpi senza vita trovati a Bucha. A renderlo noto è stato il procuratore generale di Kiev, Iryna Venediktova. «È iniziata l'esumazione dei corpi a Bucha. Procuratori e squadre forensi esaminano ogni corpo. Abbiamo già raccolto 100 pagine di dati sugli invasori che hanno occupato Bucha. Il nostro compito attuale è quello di identificare tutti coloro che sono stati coinvolti nel massacro», ha scritto su Twitter.

21.50 – Zelensky a Von der Leyen e Borrell: l’ultimo pacchetto di sanzioni non è abbastanza
L'ultimo pacchetto di sanzioni varate contro la Russia dall'Ue ancora «non è abbastanza». A dichiararlo è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, incontrando la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e l'Alto Rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell a Kiev. «Vorrei ringraziare il mondo intero, l'Ue, Ursula Von Der Leyen personalmente per il quinto pacchetto di sanzioni ma credo che non sia abbastanza», ha dichiarato, parlando a Kiev accanto a Von der Leyen e Borrell. «Perché i russi ci hanno portato via molto, territori, persone». «Se l'Ucraina può riprendersi i territori», non può però «riportare le persone in vita. Per favore continuate ad aiutarci con le sanzioni».

21.40 – Domani anche il cancelliere austriaco a Bucha
Domani anche il cancelliere austriaco Karl Nehammer si recherà in Ucraina. In territorio ucraino è previsto un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky, con il primo ministro Denys Shmyhal e con il sindaco della capitale, Vitali Klitschko. Il cancelliere austriaco visiterà anche la città di Bucha.

21.30 – Pentagono: all’Ucraina milioni di munizioni per armi piccole
«Quello che le forze ucraine ci chiedono di più sono le munizioni per armi piccole. E gli Stati Uniti e gli alleati ne hanno inviate milioni». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa. «Stiamo facendo il possibile per fornire a Kiev tutto ciò di cui ha bisogno per difendersi, incluse informazioni di intelligence che possono essere usate per contrattaccare», ha proseguito rispondendo ad una domanda sulla natura, difensiva o offensiva, dell'aiuto all'Ucraina da parte degli Stati Uniti.

21.05 – Fonti Difesa Usa: Mosca sta cercando di reclutare 60.000 soldati per far fronte alle perdite
La Russia ha iniziato a mobilitare i riservisti e sta cercando di reclutare 60.000 soldati per far fronte alle gravi perdite subite in Ucraina e lanciare l’offensiva a est. Lo riferiscono fonti della Difesa americana, secondo quanto riportato dalla Cnn.

21.00 – Gentiloni: preoccupa la durata della guerra, la Cina dia un segnale
«Preoccupa la durata della guerra. La guerra deve finire, perché finisca è necessario che l'Ucraina resista, perché non può finire con una resa, ed è necessario che alcuni grandi attori internazionali, a cominciare dalla Cina, si manifestino per fare terminare la guerra. Noi abbiamo deciso di non reagire militarmente a un'aggressione militare, e abbiamo fatto bene, ma questo ha un costo. Non possiamo pensare che uno evita la terza guerra mondiale senza pagare un costo, il costo economico in parte ci sarà, va attutito, ma ci sarà, quindi dipende un po' anche da noi che questa storia finisca presto e finisca bene». Lo ha detto il Commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni, al Tg1.

20.55 – Casa Bianca: “A Kramatorsk un altro crimine di guerra della Russia”
«L'attacco alla stazione di Kramatorsk è un altro dei crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina» Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa sottolineando che gli Usa collaborando ad indagare sull'aggressione e per far pagare a Mosca il costo delle sue azioni.

20.45 – Parigi: il bombardamento a Kramatorsk è un crimine contro l’umanità
Il bombardamento di Kramatorsk costituisce un «crimine contro l'umanità». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, all'emittente France 5. Le autorità ucraine avevano invitato la popolazione a evacuare, nel timore di un'offensiva russa destinata a prendere il controllo della regione del Donbass, ha ricordato Le Drian, è allora che hanno colpito la stazione, colpendo i civili, quindi commettendo crimini contro l'umanità. «È sordido, l'ennesima carneficina – ha aggiunto –, questi crimini non possono restare impuniti. In questo contesto, la Francia invierà esperti alla Cpi e fornirà supporto alla procura generale dell'Ucraina».

20.35 – Amnesty: Mosca sbaglia se pensa di zittirci, raddoppieremo gli sforzi
«Le autorità sbagliano profondamente se credono che chiudendo il nostro ufficio a Mosca interromperanno il nostro lavoro di documentazione e denuncia delle violazioni dei diritti umani. Continuiamo imperterriti a lavorare per garantire che le persone in Russia possano godere dei propri diritti umani senza discriminazioni. Raddoppieremo i nostri sforzi per denunciare le clamorose violazioni dei diritti umani da parte della Russia sia in patria che all'estero». Così Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International, commentando la decisione di Mosca di chiudere gli uffici suoi e di altre organizzazioni internazionali in Russia. «La chiusura di Amnesty in Russia è solo l'ultima di una lunga lista di organizzazioni che sono state punite per aver difeso i diritti umani e aver detto la verità alle autorità russe. In un paese in cui decine di attivisti e dissidenti sono stati imprigionati, uccisi o esiliati, in cui i media indipendenti sono stati diffamati, bloccati o costretti all'autocensura e in cui le organizzazioni della società civile sono state bandite o liquidate, devi fare qualcosa di giusto se il Cremlino cerca di zittirti», ha aggiunto Callamard.

20.25 – Von der Leyen a Kiev: “Oggi l’Europa è qui con voi”
«Il primo giorno del tuo mandato, caro Volodymyr, hai detto: “Abbiamo scelto l'Europa come nostra direzione. Ma l'Europa'” hai detto, “l’Europa non è altrove. L’Europa è qui nella nostra mente. E quando l'Europa è nella nostra mente, allora l’Europa verrà anche nel nostro Paese”. Oggi più che mai l'Europa è qui. L'Europa è con voi. Slava Ukraini (gloria all'Ucraina)». Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rivolgendosi al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella conferenza stampa a Kiev.

20.20 – Il governatore di Dnipro: “Semina sul 40% dei campi”
«La semina primaverile è stata fatta già sui 40% dei campi della regione. La semina prosegue secondo i piani». Lo rende noto il governatore della Regione di Dnipro, Valentyn Resnichenko.

20.10 – Kiev denuncia: 121mila minori "deportati" in Russia
Le truppe russe hanno «deportato con la forza» 121mila minori dall'Ucraina in Russia: il dato è stato fornito dalla commissaria per i diritti umani ucraina. Le truppe russe hanno «deportato con la forza» oltre 600mila ucraini, tra i quali circa 121mila minori, ha riferito Lyudmila Denysova, in un post su Facebook. Denysova ha accusato le truppe russe anche di altri efferati reati ai danni di minori a Bucha.

20.00 – Il cancelliere austriaco a Kiev da Zelensky
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer è partito con una delegazione questa sera per l'Ucraina. Domani è previsto un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi e una visita a Bucha. Nehammer vuole anche incontrare il sindaco di Kiev Vitali Klitschko. A riportarlo è la Bild.

19.38 – Kiev: 121mila bambini deportati con la forza in Russia
Sono 121mila i bambini «deportati con la forza» in Russia dall'Ucraina. Lo ha dichiarato la commissaria per i diritti di Kiev, Lyudmila Denysova, in una dichiarazione su Facebook citata dal Guardian. In totale, secondo i dati da lei forniti, sono oltre 600mila le persone ucraine portate a forza in Russia. Gli abitanti di Izyum, nella regione di Kharkiv, stati trasferiti in Russia, ha sottolineato. «Non è la prima volta che le truppe russe usano tali tattiche. Dopo aver portato la città a una situazione critica, il nemico offre un corridoio condizionale verso la Russia, apparentemente per salvare le persone, senza lasciare loro alcuna scelta», ha detto la commissaria

19.27 – Mosca chiude gli uffici di Amnesty e Human Rights Watch
Il ministero della Giustizia russo ha revocato la registrazione di 15 organizzazioni straniere, comprese quelle di Amnesty International e Human Rights Watch. Lo riferisce l'agenzia Interfax. In un comunicato, il ministero ha affermato che le sedi russe delle organizzazioni, che includano anche il Carnegie Endowment for International Peace, «sono state escluse a causa di evidenti violazioni della legislazione attuale».

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19.16 – Zelensky: noi non uccidiamo civili russi o bielorussi
«Tutti devono essere uguali di fronte alla legge. L'Ucraina ha sempre supportato questo principio. A differenza della Federazione russa, non cerchiamo di influenzare col potere la corte internazionale, perché siamo un Paese democratico, quindi vogliamo una corte indipendente. Sono convinto che tutte le azioni da parte delle forze armate ucraine debbano essere eque e giuste, ma siamo sul nostro territorio e non abbiamo ucciso civili russi o bielorussi». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nella conferenza stampa a Kiev con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, rispondendo a una domanda dell'Ansa.

19.01 – Testimone a Kramatorsk: «Un orrore incredibile»
«La gente stava aspettando il treno, godendosi il sole. Poi l'esplosione, sono caduti tutti. Io ho iniziato a correre e mi sono salvato: un orrore incredibile». È il racconto di un giornalista che si trovava a Kramatorsk nel momento dell'attacco alla stazione. «Ha preso tutto fuoco, le auto erano tra le fiamme e un uomo stava bruciando», ha aggiunto secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian.

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18.46 – Mosca: Kiev dovrà rispondere di bombardamento a Kramatorsk
Ci sono «prove evidenti» che «l'Ucraina è responsabile per il bombardamento di Kramatorsk» e ciò conferma che l'azione militare russa in Ucraina è «giustificata». Lo afferma il ministero degli Esteri di Mosca, aggiungendo che «Kiev non potrà sottrarsi alle sue responsabilità» per questo episodio. La Russia invita inoltre la comunità internazionale a «fermare i rifornimenti di armi all'Ucraina e a indurla al rifiuto di metodi di combattimento inammissibili».

18.37 – Sindaco di Makarov: trovati 132 corpi, molti in fosse comuni
A Makarov, nella zona di Kiev, sono stati trovati 132 corpi di persone in molti casi uccise da colpi di arma da fuoco e sepolte in fosse comuni. Lo ha detto il sindaco Vadym Tokar sottolineando che quasi la metà della città è completamente distrutta. «Abbiamo trovato 132 civili che sono stati uccisi dagli orchi russi. Il 40% della città è distrutta e molte case non potranno essere ricostruite», ha spiegato, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda.

18.34 – Biden: non lesineremo sforzi per fornire armi all’Ucraina
«Con le forze russe che si riposizionano per la prossima fase della guerra, ho diretto la mia amministrazione a non risparmiare alcuno sforzo per identificare e fornire alle forze ucraine le armi di cui hanno bisogno per difendere il loro paese». Lo afferma il presidente Usa Joe Biden.

18.14 – Coprifuoco a Odessa per rischio attacchi missilistici
Nella regione di Odessa è stato imposto un coprifuoco di un giorno e mezzo che inizierà alle 21 del 9 aprile e finirà alle 6 dell'11 aprile per il rischio di attacchi missilistici. Lo riportano i media ucraini. Ai residenti, senza un apposito permesso, sarà quindi vietata la circolazione per le strade.

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17.59 – Kramatorsk: Kiev ha chiesto riunione emergenza Osce
L'Ucraina ha chiesto una riunione d'emergenza dell'Osce sul bombardamento della stazione ferroviaria di Kramatorsk, nella regione di Donetsk. «Abbiamo chiesto alla presidenza polacca di convocare una riunione speciale del Consiglio permanente dell'Osce in relazione all'attacco missilistico russo a Kramatorsk», ha fatto sapere la missione permanente ucraina presso le organizzazioni internazionali a Vienna, citata dai media ucraini.

17.56 – Le Maire: Francia pronta a mettere al bando il petrolio russo
La Francia è pronta ad «andare oltre» e a «mettere al bando il petrolio russo». Lo ha detto il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire alla Cnn. Le Maire ha definito l'attacco alla stazione ferroviaria di Kramatorsk «un massacro» e ha affermato che i responsabili devono essere «identificati, perseguiti e possibilmente condannati per questi crimini».

17.45 – Borrell: 7,5 milioni per raccolta dati persone scomparse
«La nostra missione civile dell'Ue in Ucraina sosterrà il procuratore generale ucraino fornendo addestramento e attrezzature a sostegno delle indagini e della raccolta di prove sui crimini di guerra commessi». Lo ha annunciato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, durante la sua visita a Bucha. Nella sua visita a Kiev, l'Alto rappresentante ha annunciato il lancio di «un progetto del valore di 7,5 milioni di euro a sostegno della raccolta di dati sulle persone scomparse».

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17.25 – Vereshchuk: «Ambasciatore italiano a Kiev sarebbe un messaggio a Putin»
«So che l'Italia sta pensando di far tornare il suo ambasciatore a Kiev. Questo sarebbe un altro segnale che possiamo dare a Putin che non abbiamo paura di lui». Lo ha detto la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk in videocollegamento a 'Live In' su SkyTg24.

17.06 – Kiev: civili bruciati vivi a Izium, torturato un bambino
La polizia nazionale ucraina ha riferito su Facebook di aver trovato corpi mutilati con segni di tortura nel seminterrato di un'abitazione privata nel villaggio di Husarivka, nel distretto di Izium, dove i russi avrebbero allestito una camera di tortura. I civili sarebbero stati bruciati vivi e un bambino sarebbe stato torturato, ha riferito la polizia.

16.59 – Michel: vertice straordinario leader Ue il 30-31 maggio
Il vertice straordinario dei leader europei si terrà il 30 e 31 maggio. Lo annuncia il presidente del Consiglio Ue Charles Michel su Twitter. I temi in agenda, spiega, saranno «difesa, energia e Ucraina».

16.55 – Kiev: a Kramatorsk almeno 50 morti di cui 10 bambini
Sono almeno 50 i morti in seguito all'attacco alla stazione di Kramatorsk. Lo ha annunciato il governatore regionale del Donetsk, Pavlo Kyrylenko. Il sindaco Oleksander Honcharenko ha detto a Bbc che c'erano 4.000 persone alla stazione, almeno 10 bambini sono morti.

16.35 – Von der Leyen a Bucha: qui distrutta l'umanità
«Qui è successo l'impensabile. Abbiamo visto il volto crudele dell'esercito di Putin, l'incoscienza e la freddezza con cui hanno occupato questa città. Qui a Bucha abbiamo visto la nostra umanità distrutta». Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel sua visita a Bucha nei luogo del massacro. «Il mondo intero è in lutto con le gente di Bucha. Queste persone - ha aggiunto - stanno difendendo il confine dell'Europa, l'umanità, la democrazia e noi li sosteniamo in questa battaglia».

15.55 – Di Maio, dobbiamo aspettarci una guerra lunga
«Se mentre ci sono le trattative si vedono immagini del genere, di missili lanciati su donne e bambini, è ovvio che le trattative si allungano». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in collegamento con la trasmissione di Rete 4 'Diario di Guerra': «Dobbiamo aspettarci una guerra lunga».

15.50 – Mosca esplelle 45 diplomatici polacchi
Il ministero degli Esteri russo ha annunciato l’espulsione di 45 dipendenti dell’ambasciata dei consolati polacchi nella Federazione, in seguito alla stessa misura decisa da Varsavia il mese per altrettanti diplomatici russi sospettati di spionaggio. Secondo quanto riporta Ria Novosti, i diplomatici polacchi dovranno lasciare la Russia entro il 13 aprile. 

15.35 – Lavrov: «Negoziati non facili ma ci sforziamo per risultati»
I colloqui russo-ucraini «non stanno procedendo facilmente, ma ci sforzeremo di fare in modo che tutti gli obiettivi vengano conseguiti». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, citato dalla Tass. Lavrov ha aggiunto che è attualmente allo studio la lista dei Paesi che dovrebbero fare da garanti per la sicurezza dell'Ucraina se accetterà di diventare uno Stato neutrale. La Russia, ha sottolineato il capo della diplomazia, ha chiesto che in tale lista sia inserita anche la Bielorussia, fedele alleato di Mosca.

15.20 – Kiev, stazione Kramatorsk colpita da missile Iskander
Le forze armate russe hanno colpito la stazione ferroviaria di Kramatorsk con un missile Iskander. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych, replicando alla Difesa russa, secondo la quale l'attacco sarebbe una «provocazione» ucraina e la stazione sarebbe stata colpita da un Tochka-U, modello in dotazione di Kiev e non più di Mosca. «Più di 30 persone sono state uccise, 100 persone sono rimaste ferite», ha aggiunto Arestovych, «tali attacchi sono preceduti da un’accurata ricognizione del bersaglio, hanno perfettamente visto che stavano colpendo civili».

15.15 – Amb. Usa in Ucraina: «Putin pagherà anche per attacco Kramatorsk»
«L’attacco missilistico russo alla stazione ferroviaria di Kramatorsk che ha ucciso decine di persone e ferite più di 100, è un’altra atrocità commessa dalla Russia in Ucraina. Il mondo farà pagare a Putin le conseguenze». Lo scrive in un tweet l'ambasciata americana in Ucraina. 

15.10 – Sindaco Kramatorsk: «Evacuazione di emergenza con mezzi pubblici e privati, ci servono autisti»
A Kramatorsk è cominciata un’evacuazione di emergenza in auto dopo l'attacco missilistico alla stazione ferroviaria. Lo ha dichiarato il sindaco di Kramatorsk Alexander Goncharenko, come riporta Unian. «Oggi stiamo iniziando un’evacuazione di emergenza delle persone con tutti i mezzi pubblici e privati, stiamo cercando autisti. Ad oggi saranno necessari circa 30-40 autisti», ha affermato il sindaco. 

15.05 – Zelensky: «Mosca raduna mercenari ovunque contro l'Ucraina»
La Federazione Russa continua a radunare quante più persone possibili in tutto il mondo che possono tenere in mano armi per la guerra contro l'Ucraina. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky durante un discorso al Parlamento e al popolo finlandese, citato da Ukrinform. 

14.55 – Onu: 1.626 civili morti dall’inizio della guerra
In Ucraina, dall’inizio dell'invasione russa il 24 febbraio scorso, sono 1.626 i civili rimasti uccisi e 2.267 quelli feriti. L’ultimo bollettino dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani registra tra le 1.626 vittime civili almeno 245 donne, 63 bambini, 26 ragazze e 43 ragazzi.

14.50 – Ankara: «Kiev e Mosca ancora disponibili a colloqui»
Russia e Ucraina vogliono tenere nuovi colloqui in Turchia nonostante le immagini dei civili uccisi a Bucha abbiano portato il processo negoziale a uno stallo. Lo ha dichiarato un alto funzionario turco. «Russia e Ucraina sono desiderose di parlare di nuovo in Turchia, ma restano lontane da un accordo su un testo comune», ha detto ai giornalisti il funzionario, in forma anonima.

14.46 – Fonti Ue, non c’è unanimità per embargo petrolio russo
Lunedì prossimo al Consiglio dei ministri degli Esteri Ue «non si discuterà» di un possibile embargo al petrolio russo. È quanto scrive l’Ansa citando fonti europee. «Abbiamo appena completato il quinto pacchetto di sanzioni, che ha aggiunto misure economiche e individuali alla Russia. Ma il petrolio richiede l’unanimità tra gli Stati membri e l’Europa è dipendente dall’energia russa, dunque si tratta di una questione complicata dal punto di vista tecnico e politico», fa sapere un funzionario Ue.

14.45 – Sindaco Kiev, chi è contro guerra cessi ogni rapporto con Mosca
«A volte ci sentiamo delusi e arrabbiati perché certi politici stanno da tutte e due le parti. Il mio messaggio a tutti i politici è, se siete contro la guerra, dovete cessare ogni rapporto con la Russia, perché ogni ogni centesimo che mandate in Russia non è investito nell'economia e nella popolazione, ma nell'esercito. E' denaro sporco di sangue». Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko a 'Live In' SkyTg24 in diretta da Bari rispondendo ad una domanda sul supporto ricevuto dall'Ucraina in seguito all'invasione russa.

14.35 – Sánchez, crimini di guerra non resteranno impuniti
«Adesso che stiamo vedendo immagini terribili in Ucraina di bombardamenti indiscriminati sulla popolazione civile, sono convinto del fatto che l’Ucraina resisterà, l’Europa prevarrà e che questi crimini di guerra non rimarranno impuniti»: lo ha affermato il premier spagnolo, Pedro Sánchez, in riferimento al raid sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk. 

14.20 – Von der Leyen: attacco a stazione spregevole, sono inorridita
«L’attacco missilistico di questa mattina contro una stazione ferroviaria utilizzata per l’evacuazione dei civili in Ucraina è spregevole. Sono inorridita dalla perdita di vite umane e porrò personalmente le mie condoglianze al presidente Zelensky. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime». Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che in queste ore è a Kiev.

14.17 – Kiev, a Chernihiv circa 700 morti da inizio guerra
A Chernihiv, nel nord dell’Ucraina, sono morte circa 700 persone, sia militari che civili, dall'inizio dell'invasione russa. Lo ha annunciato in una conferenza stampa il sindaco di Chernihiv Vladislav Atroshenko, secondo quanto riporta Ukrinform. Il sindaco ha spiegato che ci sono 70 corpi non ancora identificati e che sono scomparse circa 40 persone. Artoshenko stima che in città rimangano tra le 80.000 e le 95.000 persone. Prima dell’inizio delle ostilità, il 24 febbraio, a Chernihiv c’erano tra 285.000 e 290.000 persone. 

14.15 – Lavrov, Bielorussia sia tra i garanti della sicurezza
La Russia è favorevole al fatto che Minsk continui a svolgere un ruolo positivo nell’organizzazione dei negoziati tra Russia e Ucraina e ha suggerito a Kiev che la Bielorussia sia tra i garanti della sicurezza. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, in conferenza stampa. «Siamo favorevoli a che gli amici bielorussi continuino a svolgere un ruolo positivo nell’organizzazione dei negoziati russo-ucraini», ha detto il ministro, «la Bielorussia è un’eccellente piattaforma per la continuazione di tali negoziati, sebbene tutto dipenda dagli accordi tra le parti e non sono esclusi incontri in altri Paesi. Abbiamo proposto che la Repubblica di Bielorussia sia tra i Paesi garanti della sicurezza dell'Ucraina, a fronte del suo status di neutralità» ha aggiunto Lavrov. 

13.58 – Cremlino, operazione militare potrebbe finire in un «futuro prevedibile»
«L'operazione speciale» che la Russia sta conducendo in Ucraina potrebbe concludersi in un «futuro prevedibile» poichè i suoi obiettivi sono stati raggiunti e il lavoro è stato svolto sia dall'esercito russo che dai negoziatori di pace russi. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov.

13.51- Slovacchia fornisce a Kiev sistema difesa anti-aerea
«La Slovacchia ha fornito all'Ucraina un sistema di difesa aerea S-300- ha scritto il leader slovacco Eduard Heger su Twitter-. La nazione ucraina sta difendendo coraggiosamente il suo paese e anche noi. È nostro dovere aiutare, non rimanere fermi e ignorare la perdita di vite umane causate dall’aggressione della Russia».

13.45- Letta: “Lottare per la pace contro la minaccia russa”
«Il diritto ha senso se si lotta per la pace. Dobbiamo lottare per la pace perché di fronte a una minaccia come quella che oggi arriva dalla Russia, la pace e' un obiettivo che non arriva da solo ma è un obiettivo che va raggiunto lottando per la pace. Bisogna lottare per la pace», ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenendo in collegamento alla presentazione del libro di Emmanuel Mounier "I cristiani e la pace", a Montecitorio.

13.26- Borrell: “L’Ue sosterrà il procuratore generale ucraino”
Da Kiev il responsabile della politica estera Ue, Josep Borrell  annuncia che l'Unione Europea  «sosterrà il procuratore generale ucraino, fornendo formazione e donando attrezzature, per garantire indagini sicure sull'eccidio di Bucha perché non ci può essere impunità».

13.23- Ministro D’Incà: “Continuano i crimini di guerra”
«Continuano gli attacchi feroci da parte della Russia nei confronti dell'Ucraina. Oggi è stata colpita una stazione a Kramatorsk dove sono morti civili e bambini in fuga. Le stazioni non possono e non devono essere obiettivi. Siamo davanti a dei crimini di guerra», scrive su Twitter il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà.

13.19- Attacco a Kramatorsk, il bilancio sale a 39 morti
E' salito a 39 morti e 87 feriti il bilancio dell'attacco contro la stazione ferroviaria di Kramatorsk, nell'Ucraina orientale, riferisce il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, precisando che molti feriti sono in gravi condizioni.

13.08- Arrivata a Kiev la presidente Ue Ursula von der Leyen
E’ arrivata nella capitale ucraina la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen insieme all'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell e al primo ministro slovacco Eduard Heger. A Kiev è previsto l’incontro con il presidente Volodymyr Zelensky e altri leader dell’Ucraina. 

13.03- Kiev: “Alla stazione i russi sapevano di colpire civili”
«I russi hanno perfettamente visto che avrebbero colpito i civili, che alla stazione c'erano migliaia di civili per l'evacuazione di famiglie, bambini, anziani», scrive su Facebook Oleksiy Arestovych consigliere dell'ufficio del presidente ucraino dopo l'attacco alla stazione di Kramatorsk. «Attacchi come questo - sottolinea Arestovych- vengono preceduti da un dettagliato studio dell'obiettivo, come minimo con aerei senza pilota e il lavoro degli esploratori a terra. Il razzo utilizzato è un razzo molto costoso e organizzare attacchi del genere è complicato e rischioso». 

12.48- Perse le tracce di due giudici a Mariupol
Allarme di Vsevolod Kniaziev, presidente della Corte Suprema dell'Ucraina. «Non si hanno più notizie di due giudici a Mariupol».

12.06 Michel: “Più armi all’Ucraina”
«E' orribile vedere la Russia colpire una delle principali stazioni utilizzate dai civili che stanno evacuando la regione in cui la Russia sta intensificando il suo attacco. Occorre intervenire: più sanzioni alla Russia e più armi all'Ucrina sono in arrivo dall'Ue. Il quinto pacchetto di sanzioni Ue è stato appena approvato», scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

11.58- Due bambini tra le vittime alla stazione di Kramatorsk
Tre le trenta vittime dell’attacco missilistico alla stazione di Kramatorsk ci ci sono due bambini. «I russi disumani non abbandonano i loro metodi. Mancando della forza e del coraggio di affrontarci sul campo di battaglia, distruggono cinicamente i civili. È una malvagità che non ha limiti. E se non viene punita, non si fermerà mai», ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi all'attacco contro la stazione ferroviaria di Kramatorsk nella regione di Donetsk in cui sono morte almeno 30 persone tra le quali appunto due bambini.

11.30- Putin ai funerali Zhirinovsky, depone un mazzo di rose 
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha reso omaggio a Vladimir Zhirinovsky deponendo un mazzo di rose rosse ai piedi della bara del defunto leader del partito liberaldemocratico, formazione di opposizione nazionalista divenuta, con gli anni, sempre più conciliante nei confronti del Cremlino. La morte a 75 anni di Zhirinovsky, noto per i toni accesi e gli attacchi brutali agli avversari politici della Russia, è stata annunciata mercoledì. Dopo una messa nella Cattedrale di Cristo Salvatore, si è tenuta una cerimonia a bara aperta, durante la quale Putin ha fatto una breve apparizione, deponendo un bouquet e inchinandosi silenziosamente davanti alla salma di una figura storica e molto controversa della politica russa post-sovietica che aveva elaborato una retorica anti-occidentale e nostalgica dei fasti imperiali russi, poi incorporata nella narrazione nazionalista adottata da Putin negli ultimi anni. Lo scorso 22 dicembre aveva dichiarato che il 2022 «non sarebbe stato un anno di pace ma sarebbe stato l'anno in cui la Russia sarebbe tornata una potenza», anticipando di fatto l'invasione dell'Ucraina.

11.22- Approvate le nuove sanzioni Ue a Mosca
L'Unione europea ha adottato il quinto pacchetto di sanzioni alla Russia dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. Le nuove misure prevedono un divieto di importazione sul carbone russo. Ciò causerà «una perdita di entrate di circa 8 miliardi di euro all'anno per la Russia», ha chiarito la Commissione europea. Tra le altre misure approvate oggi anche un divieto totale di transazioni e blocco degli asset su quattro banche russe.

10.47- Oltre 30 morti nell’attacco alla stazione di Kramatorsk
E' di oltre 30 morti e più di 100 feriti il nuovo bilancio dell'attacco missilistico che ha colpito la stazione ferroviaria di Kramatorsk, la città del Donetsk dalla quale migliaia di civili stanno venendo evacuati per sfuggire dai sempre più pesanti combattimenti nel Donbass. A riferirlo è il presidente della rete ferroviaria ucraina Alexander KamyshinMigliaia di persone erano alla stazione  al momento dell'attacco russo, preparandosi a evacuare dal Donbass verso regioni più sicure mentre la Russia concentra le sue truppe nell'Ucraina orientale, ha reso noto il governatore della regione Pavlo Kyrylenko.

10,40- Fao: “Prezzi agricoli mondiali ai massimi di sempre”
L'indice Fao che misura i prezzi globali delle commodity agricole tocca nuovi massimi, spinto dalle ripercussioni del conflitto ucraino nell'area del Mar Nero che hanno travolto i mercati dei cereali di base e degli oli vegetali. A marzo l'indice si è attestato su una media di 159,3 punti, +12,6% rispetto a febbraio (mese in cui era già stato raggiunto il massimo livello dalla creazione dell'indice, nel 1990) e +33,6% su base annua. I prezzi dei cereali sono aumentati del 17,1% trainati da grano e cereali minori, principalmente a causa dalla guerra in Ucraina. Russia e Ucraina, ricorda la Fao, hanno rappresentato negli ultimi tre anni circa il 30% dell'export mondiale di grano e il 20% di mais. Le quotazioni del grano sono cresciute a marzo del 19,7% anche per le preoccupazioni sulle condizioni delle coltivazioni negli Usa, mentre quelle del mais hanno registrato un aumento del 19,1% su base mensile, raggiungendo un livello record, insieme a quelli dell'orzo e del sorgo. Sostanzialmente invariati invece i prezzi del riso, che restano inferiori del 10% rispetto a un anno fa.

10.35- Ministro Guerini a Istanbul per discussioni sull'Ucraina
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini è atteso oggi a Istanbul per un vertice trilaterale con l'omologo turco Hulusi Akar e il segretario della Difesa britannico Ben Wallace. Il conflitto in Ucraina sarà uno dei temi al centro dell'incontro in cui verranno affrontate anche altre questioni regionali relative al settore della difesa.

10.32. Le figlie Putin incluse nel quinto pacchetto sanzioni Ue
Le due figlie del presidente russo, Vladimir Putin, sono nella lista delle persone sanzionate nel nuovo pacchetto di sanzioni Ue, la cui approvazione è attesa per oggi. Lo riferiscono funzionari Ue. Katerina Tikhonova, 35 anni, e Mariya Vorontsova, 36, sono le figlie di Putin e della sua ex moglie, Ludmila Putina.

10.23- Borrell: “Mosca ascolti l'Onu e metta fine alla guerra”
«È tempo che il governo russo ascolti la voce dell’Onu e delle persone di tutto il mondo per fermare questa guerra e porre fine immediatamente all'insensata sofferenza umana», sostiene il responsabile della politica estera Ue Josep Borrell. E aggiunge: «L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione per sospendere i diritti di appartenenza della Federazione Russa al Consiglio dei Diritti Umani. La risoluzione, adottata con un ampio margine, esprime gravi preoccupazioni per la crisi umanitaria e dei diritti umani in Ucraina».

10.16- Capo negoziatore ucraino: “Non serve una tregua”
Mikhailo Podolyak, capo negoziatore ucraino, sostiene che «qualsiasi tregua temporanea con la Russia sarebbe solo una guerra rinviata per il futuro e l'Ucraina non ne ha bisogno». Secondo Podoliak, Mosca conta attualmente sul successo nelle battaglie per il Donbass per «comportarsi in modo più sfacciato nelle trattative», ma «tutti sono pronti a mettere la Russia al suo posto».

10.10- Kiev si prepara a “massiccia battaglia in Donbass”
«Sentiamo la fine dei preparativi per quella massiccia svolta, per quella grande battaglia che sarà qui nelle regioni di Luhansk e Donetsk. Abbiamo costantemente il nemico che cerca di sfondare la linea di difesa in determinate direzioni. Si vede che l'accumulo (truppe ed equipaggiamenti) è in corso, c'è un aumento di bombardamenti e tentati attacchi», afferma Sergeiy Gaidai, capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, in tv, ripreso da Pravda Ukraina. Per 24 ore, c'è stata una battaglia a Rubezhnoye, che «si è conclusa bene per i nostri difensori, perché hanno schierato diversi carri armati e diversi mezzi corazzati e hanno distrutto completamente fino a 50 nemici». Ma da questa mattina la situazione nella regione «non è facile, il nemico ha sparato costantemente su Rubizhne, infliggendo molti colpi di artiglieria, tornado e aerei su Popasnaya».

10.01- Nyt: “Sanzioni deboli non fermeranno il Cremlino”
Secondo il New York Times «E' improbabile che le sanzioni occidentali convincano la Russia a fermare la guerra, tanto più perché mostrano come gli alleati stiano cercando di ridurre al minimo i propri danni economici ed evitare di rimanere invischiati in un conflitto armato diretto con Mosca". Il Nyt critica anche «le tensioni interne» tra i partner occidentali «su come meglio gestire la fase successiva del conflitto, che ha creato la più grande crisi di rifugiati in Europa dalla seconda guerra mondiale». 

9.46- Comando Kiev: “Truppe russe concentrate su Mariupol”
«Le truppe russe continuano a concentrarsi sulla conquista della città portuale di Mariupol», riferisce lo Stato maggiore ucraino nell'aggiornamento fornito stamattina. Il rapporto evidenzia inoltre che i russi stanno anche concentrando un'offensiva attorno alla città di Izium, nella regione di Kharkiv, nell'est del Paese. Secondo l'ultima analisi fornita dagli esperti militari dello statunitense Institute for the Study of War (ISW), le forze russe completeranno «probabilmente» la cattura della città nei prossimi giorni. La tv di stato russa ha riferito che il centro della città è ormai sotto il controllo delle forze di Mosca, con 3 mila combattenti ucraini ancora presenti nelle aree periferiche.

9.39- Imposto il coprifuoco a Irpin fino a lunedì
A Irpin, nella regione di Kiev, è stato imposto un coprifuoco di tre giorni e mezzo, dalle 21 di ieri sera alle 9 dell'11 aprile. La decisione è stata presa dal capo dell'amministrazione statale regionale di Kiev Oleksandr Pavliuk. L'ingresso della città sarà completamente chiuso e l'ingresso, comunica il sindaco della città Oleksandr Markushin, sarà consentito «solo ai servizi pubblici e ai volontari che lavoreranno per le strade della città».

9.34- Premier slovacco: “Team per riforme verso Kiev nell’Ue”
«In Ucraina siamo pronti a discutere le nostre proposte per aiutare il presidente Volodymyr Zelensky e il premier Denys Shmyhal a ottenere la prospettiva Ue, creando una squadra per le riforme. Offriremo anche opzioni per il trasporto dei cereali, compreso il grano, e per aumentare l'uso del centro umanitario slovacco», ha annunciato in un tweet il premier slovacco, Eduard Heger, oggi a Kiev assieme alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e all'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell.

9,31- Zona di Sumy libera da truppe russe, «mine ovunque»
Il territorio della regione di Sumy, Nord Est dell'Ucraina, è completamente libero dalle truppe russe. Lo riferisce il capo dell'amministrazione del distretto Dmytro Zhyvytskyi, segnalando che le esplosioni che vengono sentite sono provocate dai soccorritori che smaltiscono le munizioni lasciate dai militari russi. Zhyvytskyi precisa che il territorio della regione non è sicuro poiché ci sono molte zone minate ed inesplorate.

9.21- Patuanelli: “Non avremo scaffali vuoti, ma servono aiuti”
Di fronte all'aumento dei costi dell'energia «abbiamo già messo 15 miliardi sul tavolo nei primi mesi del 2022 e ne metteremo altri 5 per il taglio dei prezzi di benzina e gasolio, ma servono ulteriori elementi di sostegno perché il costo dei fattori di produzione pesa soprattutto sulle imprese agricole», afferma a Radio24 il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli. E aggiunge: «Non rischiamo carenze di beni negli scaffali, come ha confermato ieri la Commissione nel corso del Consiglio agricolo Ue ma c'è un problema di costi. E' chiaro poi che di fronte al perdurare della crisi potrebbero scarseggiare alcuni prodotti forniti da Russia e Ucraina. Per l'Italia abbiamo qualche incidenza sul mais e in misura minore sul grano tenero».

9.17- Sos infanzia in Ucraina: 169 bambini uccisi e 306 feriti 
169 bambini sono stati uccisi e più di 306 sono rimasti feriti dall'inizio guerra, secondo l'ufficio del procuratore generale ucraino. «Le cifre non sono definitive», precisa Secondo i dati ricevuti, il maggior numero di vittime si registra nelle regioni di Kiev, Donetsk, Kharkiv e Chernihiv. Attualmente, 928 istituzioni educative in Ucraina sono state danneggiate da bombardamenti, 84 delle quali sono state completamente distrutte.

9.12- Renzi propone Tony Blair per la mediazione in Ucraina
Per l'ex premier Matteo Renzi bisogna mettere in campo «grandi nomi, io ho fatto quello di Angela Merkel, Letta quello di Prodi: benissimo. Aggiungo Tony Blair», ma «mettiamo un europeo che prova a chiuderla questa vicenda». La guerra in Ucraina «è un gigantesco caos, dal punto di vista geopolitico e per le conseguenze che saranno catastrofiche per alcuni paesi, a partire dall'Africa», dove si rischia nei prossimi mesi «una carestia», con conseguente «aumento dell'immigrazione». I crimini di guerra «sono evidenti, chi li nega nega la realtà, ora con le nuove tecnologie si può risalire anche al battaglione che era fisicamente lì». 

9.06- Kiev annuncia l’apertura di 10 corridoi umanitari
La vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, ha annunciato l'apertura di 10 corridoi di evacuazione per l'evacuazione di civili, che comprendono Mariupol e la regione di Lugansk. Nella regione orientale di Donetsk, è prevista l'apertura di un corridoio di evacuazione da Mariupol a Zaporizhzhia per coloro che possono muoversi con mezzi propri. Nella regione sudorientale di Zaporizhzhia, verranno aperti corridoi da Berdiansk, Tokmak, Melitopol ed Enerhodar. A Lugansk verranno aperti i corridoi da Severodonetsk, Lysychansk, Popasna, Hirske e Rubizhne a Bakhmut.

9.01- Incontro Johnson-Scholz sulla dipendenza dal gas russo
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, riceverà oggi a Downing Street il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, per un colloquio incentrato su come ridurre la dipendenza europea dal gas russo. I due leader terranno una conferenza stampa nel pomeriggio. Johnson dovrebbe offrire assistenza a Berlino per ridurre la sua dipendenza da Mosca e «affamare la macchina da guerra di Vladimir Putin». Ieri, intanto, la ministra degli Esteri britannica Liz Truss, a seguito di un incontro della Nato a Bruxelles, ha affermato di sperare che «più Paesi» vietino le importazioni di energia russa. Il Regno Unito si è impegnato a porre fine a tutte le importazioni di carbone e petrolio russi entro la fine del 2022, con il gas che seguirà il prima possibile.

8.50- Tokyo verso l’espulsione dei diplomatici russi
Il governo giapponese è pronto ad annunciare l'espulsione di diversi diplomatici russi in linea alle analoghe decisioni prese da Europa e Stati Uniti, in segno di protesta per l'invasione di Mosca in Ucraina. Le autorità stanno vagliando in modo approfondito le misure, anticipando simili provvedimenti da parte della Russia.

8.43- Odessa, colpite da missili russi infrastrutture della città
Attacchi missilistici russi hanno colpito infrastrutture a Odessa, città portuale sul Mar Nero, hanno scritto funzionari amministrativi su Telegram. La Difesa russa ribatte di aver distrutto «un centro di addestramento per mercenari stranieri» a Nord di Odessa. In precedenza le autorità ucraine avevano riferito di un «attacco missilistico alle infrastrutture» della città portuale.

8.40- First lady: «1 bimbo su due è profugo. Italia aiutaci»
«L'Italia ha ricoverato oltre 150 bambini e anche il Vaticano si è dato da fare accogliendo i nostri piccoli al Bambino Gesù. Invito tutti gli italiani e le istituzioni italiane che possono farlo ad ospitare i nostri bambini. Sto pensando di organizzare per loro dei campi estivi. Siamo pronti a ricevere proposte», afferma al Gr1 la first lady dell'Ucraina, Olena Zelenska. «Oggi i diritti dei bambini ucraini sono violati da un invasore che bombarda ospedali, scuole e condomini. Ne sono morti già 250, più della metà dei bambini ucraini sono profughi», ha denunciato la moglie del presidente Zelensky, sottolineando che «vorremmo riportarli in fretta a casa, ma come facciamo? Abbiamo chiesto alla Nato di imporre una no-fly zone ma non è stato possibile e avete visto i risultati: i bombardamenti sull'ospedale pediatrico e sul teatro di Mariupol».

8.33- Petrolio, Brent  sopra i 100 dollari 
Il petrolio prova a rialzare la testa e tenta il rimbalzo, con il Brent che torna sopra i 100 dollari al barile a 101,24 (+0,66%) e il Wti a 96,8 dollari al barile (+0,8%). Il benchmark statunitense è sceso di oltre il 2% finora questa settimana e quello del Regno Unito è di oltre il 3% e rischiano entrambi di perdere la maggior parte dei guadagni visti da quando l'invasione russa dell'Ucraina è iniziata a fine febbraio. Da quando l'Aie e gli Stati Uniti hanno annunciato il rilascio dalle scorte strategiche, le quotazioni sono scese di 10 dollari andando sotto quota 100 dollari. Il rilascio prevede 120 milioni di barili e l'intervento verrà realizzato da 31 paesi. Si tratta del secondo rilascio coordinato in un mese, il quinto nella storia dell'Aie oltre a essere il più ingente di sempre sia per l'Aie che per gli Stati Uniti. L'intervento maggiore sarà a carico degli Usa con 60 milioni di barili seguito dal Giappone con 15 milioni.
8,22- Unimpresa: “Pesano le sanzioni, giù le tasse”
«Per consentire alla nostra economia di uscire dalle sabbie mobili delle difficoltà cagionate dalla guerra in Ucraina, bisogna intervenire anche con tagli delle tasse alle imprese», chiede Unimpresa in un documento sugli effetti del conflitto tra Mosca e Kiev: «Molte misure che il governo dovrà varare serviranno a compensare le conseguenze delle sanzioni. Che hanno effetti negativi, ma servono per far finire la guerra e per evitarne altre. La guerra ha ripercussioni anche su molte imprese che importano o esportano con in Ucraina e Russia, con un effetto domino sui loro clienti e sui loro fornitori. L'export in Russia rappresenta l'1,5% del totale delle nostre esportazioni, cioè 7-8 miliardi di euro su circa 550 miliardi totali».  Sul turismo, poi, la guerra, avrà «un impatto forte per quanto riguarda il mancato arrivo dei russi: prima del Covid le presenze annue erano pari a 5,8 milioni e la spesa di circa 2,5 miliardi di euro».

8.18- Il cambio di strategia di Putin secondo la Difesa Usa
Il presidente russo Vladimir Putin avrebbe rinunciato a conquistare Kiev dopo che le sue truppe sono state respinte dall'esercito ucraino, ha riferito, nel corso di una audizione, il segretario della Difesa degli Usa, Lloyd Austin.

8.11- Von der Leyen e Borrell verso Kiev
La presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen e l'alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell sono in questi momenti diretti a Kiev. Von der Leyen ha pubblicato su Twitter un post in cui annuncia: «Looking forward to Kyv» (verso Kiev), pubblicando una foto che la ritrae all'uscita da un treno con i colori giallo e azzurro dell'Ucraina, accanto al primo ministro slovacco Eduard Heger, seguita da Borrell. Anche Borrell sul suo profilo scrive «sulla strada per Kiev» in inglese e in ucraino, con una foto che lo ritrae insieme a von der Leyen mentre camminano seguiti dalle scorte.

8.07- Zelensky: “A Borodianka peggio di Bucha”
Sono 26 i corpi estratti da due condomini bombardati dai russi nel centro vicino alla capitale. La situazione a Borodyanka, alle porte di Kiev, è «molto più orribile» che a Bucha, afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Le truppe di Mosca russe continuano a bombardare le città meridionali e orientali e sono riuscite ad avanzare da Izium. Per il Pentagono Putin ha rinunciato a conquistare la capitale e «ha raggiunto zero dei suoi obiettivi». Il presidente Zelensky invita le ambasciate a tornare a Kiev.

8,04- Oms: “100 attacchi ai convogli umanitari a Mariupol”
L'Organizzazione Mondiale della Sanità denuncia le violenze agli aiuti sanitari in Ucraina mentre chiedevano l'accesso per motivi umanitari alla città assediata di Mariupol.

7.55- Di Maio: “Conferenza di pace, pronti a fare da garanti
Questa guerra rischia di essere «lunga e logorante» perché «l' esercito russo potrebbe contrattaccare il sud-est dell'Ucraina, in maniera ancora più aggressiva e violenta. Putin ha la necessità di mostrare al suo popolo di essere vincitore: dobbiamo aspettarci che la sua guerra andrà ancora avanti». E l'Italia «sta operando su 3 versanti: fermare il finanziamento all'esercito russo; raggiungere la pace; tutelare la sicurezza in Italia. L'obiettivo di una soluzione si può raggiungere anche tramite una Conferenza di pace che stiamo promuovendo. L'Italia è disponibile a rivestire un ruolo di garante: sosteniamo il negoziato, credendo molto anche nel ruolo della Turchia. Non bastano le due parti al tavolo, e occorre aggiungere altri attori internazionali», dichiara ai media il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. E sulla situazione in Ucraina il titolare della Farnesina aggiunge: «Putin ha la necessità di mostrare al suo popolo di essere vincitore, per questo dobbiamo aspettarci che la sua guerra andrà ancora avanti. In questo momento l'unica arma davvero efficace è quella diplomatica. Dobbiamo portare avanti la forte richiesta di un cessate il fuoco, una tregua umanitaria e soprattutto un accordo che ponga fine alle ostilità».

7.50- Video da drone conferma le responsabilità russe a Bucha
Il media indipendente russo Meduza ha pubblicato un video che dimostra che i civili a Bucha sono stati uccisi durante l'occupazione russa della città ucraina. Il video è stato effettuato da un drone e, in base ai metadati dei file, è stato girato in diversi giorni, dal 23 al 30 marzo 2022. Le immagini, messe a confronto con il video girato sul terreno dopo il ritiro dell'esercito russo, mostrano che la posizione dei corpi coincide. «Le registrazioni che pubblichiamo sono un altro elemento di prova molto importante (insieme alle immagini satellitari del New York Times), che mostrano che le persone a Bucha furono uccise prima che le truppe russe si ritirassero dalla città», scrive Meduza.

7.41- Sensi (Pd), aprire ambasciata Kiev sarebbe bel segnale
«Penso che, con le opportune cautele e verifiche, sarebbe un bel segnale da parte dell'Italia corrispondere alla richiesta di Zelensky e riaprire la nostra ambasciata a Kiev, come stanno già facendo i paesi baltici», scrive su Twitter il deputato del Pd, Filippo Sensi.

7.36-  I russi avanzano e bombardano le città del Sud e dell’Est
Le forze russe continuano a bombardare le città meridionali e orientali ucraine e sono riuscite ad avanzare più a sud dalla città strategica di Izium, che rimane sotto il loro controllo. E' l'ultimo aggiornamento dell'intelligence Gb, secondo la quale le forze russe si sono completamente ritirate dall'Ucraina settentrionale e almeno alcune di queste forze saranno trasferite nella parte orientale del paese per combattere in Donbass.

7.27- Wall Street: “future” poco mossi dopo il recupero di ieri
Poco mossi i “future” a Wall Street nell'ultima sessione della settimana, dopo che i listini ieri hanno recuperato in finale di seduta poiché gli investitori hanno continuato a valutare le prossime mosse della Federal Reserve e guardano alla situazione in Ucraina, con le nuove sanzioni decise contro la Russia. I future sul Dow e lo S&P 500 limano uno 0,07%, quelli sul Nasdaq 100 cedono lo 0,06% dopo aver terminato ieri rispettivamente a +0,25%, +0,42% e +0,06%, con tutti e tre gli indici in recupero dopo due giorni di fila di perdite. Intanto le Borse asiatiche proseguono miste con la grossa incognita rappresentata dal lockdown di Shanghai, che pesa sull'economia cinese e per le preoccupazioni degli investitori che la Fed acceleri sull'aumento dei tassi per combattere il balzo dell'inflazione. A pesare anche la guerra in Ucraina, che ha esacerbato i problemi sul lato dell'offerta. A Tokyo il Nikkei avanza dello 0,15%. A Hong Kong, l'indice Hang Seng cede lo 0,28%. L'indice composito della Borsa di Shanghai sale dello 0,43%, cosi' Shenzhen Composite guadagna lo 0,15%. A Seul il Kospi sale dello 0,16%.

7.24 – Kiev: tutta la regione di Sumy sotto il nostro controllo 
L'esercito ucraino controlla l'intera regione di Sumy, nel Nord-Est del Paese. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell'amministrazione militare della zona, Dimitro Zhyvytskyy, avvertendo tuttavia la popolazione che il territorio non era ancora sicuro, perche' l'esercito ucraino dovrà ora localizzare e neutralizzare le mine lasciate dalle forze russe.

7.05 – Oggi incontro Johnson-Scholz sul gas russo
Il primo ministro britannico Boris Johnson incontrerà oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz per discutere dello sforzo dell'Europa per rendersi più autonoma dal gas russo. Johnson, secondo quanto riportano i media, ospiterà Scholz a Downing Street, con una conferenza stampa prevista per il pomeriggio.

6.47 – L’intelligence inglese: russi hanno lasciato il Nord del paese
Le forze russe si sono completamente ritirate dall'Ucraina settentrionale. Lo riferisce l'intelligence militare britannica. Almeno alcune di queste forze militari russe saranno trasferite nella parte orientale del paese per combattere in Donbass, ha scritto su Twitter il ministero della Difesa britannico.

6.22 – L’Australia invierà 20 veicoli corazzati a Kiev
L'Australia invierà all'Ucraina 20 veicoli corazzati Bushmaster: lo ha annunciato ieri il primo ministro Scott Morrison. I veicoli, prodotti dalla filiale australiana della francese Thales - riporta la Cnn - erano stati richiesti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso al Parlamento australiano il 31 marzo scorso.

6 – Usa, in lista nera due colossi russi Usc e Alrosa
Gli Stati Uniti hanno inserito nella lista nera due imprese statali russe, la United Shipbuilding (Usc) e la società di estrazione di diamanti Alrosa. In questo modo alle due aziende viene negato l'accesso al sistema finanziario statunitense a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina. Lo ha annunciato il Dipartimento del Tesoro Usa. «Attraverso queste misure il Tesoro sta tagliando ulteriori fonti di finanziamento e di entrate al governo della Federazione Russa per condurre la guerra contro l'Ucraina», hanno affermato i funzionari statunitensi in un comunicato stampa. Alrosa è un colosso minerario russo che estrae il 90% dei diamanti in Russia e ha una quota del 28% del mercato mondiale. La United Shipbuilding Corporation (USC) e' invece il principale costruttore di navi da guerra della Russia. 

03.01 – Cnn: Microsoft afferma di aver bloccato l'infrastruttura di hacking russa mirata all'Ucraina
Microsoft ha presentato un'ingiunzione del tribunale per disabilitare sette domini Internet che un gruppo di hacker collegato all'intelligence russa stava utilizzando per cercare di infiltrarsi nelle organizzazioni dei media ucraini, nel probabile tentativo di sostenere la guerra russa, ha affermato giovedì Microsoft. Il gruppo di hacker, meglio conosciuto negli Stati Uniti per aver violato il Comitato Nazionale Democratico nelle elezioni del 2016, probabilmente stava cercando di utilizzare le intrusioni informatiche per «fornire supporto tattico per l'invasione e per intercettare informazioni sensibili» dice Microsoft.

02.35 – A Melitopol rapite oltre 100 persone. Lo dice il sindaco Ivan Fedorov in un videomessaggio
Più di 100 persone sono state rapite "senza motivo" dalle forze russe a Melitopol: lo ha reso noto il sindaco della città ucraina, Ivan Fedorov, secondo quanto riporta l'Independent. «Ad oggi il totale di cittadini rapiti da collaboratori e soldati occupanti è di oltre 100 persone», ha detto Fedorov in un videomessaggio pubblicato su Facebook. I soldati russi, ha aggiunto il sindaco, hanno iniziato a rapire anche i docenti dell'Università di pedagogia di Melitopol.

02.20 – Pentagono, Putin ha rinunciato a conquistare Kiev
Putin ha rinunciato alla conquista di Kiev. Lo afferma il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin spiegando di ritenere che il presidente russo Vladimir Putin abbia rinunciato a conquistare Kiev dopo che le sue forze sono state respinte dall'esercito ucraino. «Putin pensava che avrebbe potuto conquistare molto rapidamente l'Ucraina, cosi' come la capitale. Si era sbagliato. Penso che Putin abbia rinunciato ai suoi sforzi per catturare la capitale e ora sia concentrato nel sud e nell'est del Paese», ha spiegato nel corso di un'audizione al Senato. In precedenza anche l'ufficio stampa del Pentagono John Kirby aveva affermato che Putin «ha raggiunto esattamente zero dei suoi obiettivi in Ucraina. Non ha preso Kiev. Non ha rovesciato il governo. Non ha rimosso l'Ucraina come stato nazionale».

02.00 – Almeno due esplosioni a Odessa
Secondo la Cnn  almeno due esplosioni hanno scosso Odessa nelle ultime ore

01.55 – Riapre ambasciata Lituania a Kiev
L'ambasciatore della Lituania in Ucraina e' tornato a Kiev dopo che le forze russe si sono ritirate dalla capitale ucraina. Si tratta di uno dei pochi diplomatici a tornare in città.«Ho appena varcato la porta dell'ambasciata. Il sostegno politico e morale è molto importante per gli ucraini»  ha detto l'ambasciatore Valdemaras Sarapinas. Il diplomatico lasciò Kiev a seguito dell'invasione russa e da allora aveva lavorato a Leopoli. Il ritorno di Sarapinas arriva il giorno dopo che la Turchia aveva fatto con l'ambasciatore tornato nella capitale dopo essersi trasferito a Chernivtsi vicino al confine rumeno. La Polonia e la Santa Sede sono stati tra i pochi ad aver mantenuto la loro rappresentanza a Kiev. Sarapinas ha detto che la città era "certamente" diversa dopo il ritiro delle truppe russe dalle aree intorno alla capitale. "Due settimane fa, era una citta' morta... Ora c'è vita", ha detto

01.50 – Impegno Usa per centinaia droni e armi anticarro Aggiornato elenco armi, oltre 1.400 Stinger e 5.000 Javelin
Più di "1.400" missili Stinger, più di "5.000" Javelin anticarro e oltre 50 milioni di munizioni. Sono alcune delle voci della lista aggiornata delle armi che gli Stati Uniti si sono impegnati a fornire all'Ucraina, alcune delle quali sono già arrivate nel Paese. L'elenco, riporta Cnn, include anche "centinaia" di droni, dispositivi per la visione notturna, 45.000 set di giubbotti anti proiettili ed elmetti e più di 7.000 altri sistemi anticarro oltre agli Stinger e i Javelin.

01.43 – Blinken su voto all'Onu, oggi un torto è stato corretto
«Il mondo sta inviando un altro chiaro segnale che la Russia deve cessare immediatamente e incondizionatamente la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e onorare i principi sanciti dalla Carta delle Nazioni unite. La comunità internazionale continuerà a ritenere responsabile la Russia e gli Stati Uniti continueranno a stare con il popolo ucraino mentre combatte per la sua sovranità, democrazia e libertà», ha proseguito Blinken.

01.33 – Germania, 4 mesi per aderire a embargo carbone russo
La Germania dovrà utilizzare l'intero periodo di transizione di quattro mesi per attuare il divieto di import del carbone russo per aderire alle sanzioni europee. Lo ha affermato il cancelliere Olaf Scholz. L'Ue ha concordato un quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che comprende l'embargo sul carbone, con un periodo di sospensione di 120 giorni per dare agli Stati membri il tempo di trovare fornitori alternativi. «Dovremo sfruttare questo periodo», ha detto Scholz in una conferenza stampa. «Se faremo prima, meglio. Ma ci vorrà del tempo e anche le aziende ne avranno bisogno, anche se sono già alla ricerca di nuovi fornitori da un po'», ha aggiunto. Un rapporto del ministero dell'Economia tedesco preparato per il parlamento ha messo in guardia all'inizio di questa settimana che il paese avrebbe probabilmente dovuto spegnere alcune delle sue centrali elettriche se lo stop all'import del carbone russo fosse arrivato immediatamente. Un divieto immediato alle importazioni di carbone russo porterebbe a una «carenza di carbone dopo poche settimane», ha affermato Scholz.

01.28 – Oms, oltre 100 attacchi a ospedali, almeno 73 persone uccise
Il direttore generale ha elogiato gli Stati Uniti per aver sostenuto gli sforzi sanitari internazionali in Ucraina, inclusa la consegna di oltre 180 tonnellate di forniture mediche in aree duramente colpite. «Siamo indignati dal fatto che gli attacchi all'assistenza sanitaria continuino» in Ucraina, ha affermato.

01.05 – Vice premier, ieri evacuate 4.676 persone Iryna Vereshchuk, attraverso corridoi umanitari
Almeno 4.676 persone sono state evacuate ieri in Ucraina attraverso corridoi umanitari: lo ha reso noto la vice premier del Paese, Iryna Vereshchuk, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. In particolare, hanno lasciato la regione di Lugansk 1.420 persone, mentre altre 1.205 persone sono state evacuate da Mariupol ed il resto dalla regione di Zaporizhzhia.

01.01 – Macron, Francia pronta a fare da garante per pace
Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la disponibilità della Francia a svolgere il ruolo di garante nella costruzione della pace in Ucraina, dopo un cessate il fuoco. Intervistato da Le Parisien, ha detto: «A un certo punto ci sarà un cessate il fuoco e dovremo costruire la pace. Questo non può essere fatto senza un garante e la Francia è chiamata a essere uno di quei garanti». Ha sottolineato di essere pronto a continuare le conversazioni telefoniche con il presidente russo Vladimir Putin indipendentemente dai loro esiti, poiché ciò consente a Parigi di "mantenere lo status di negoziatore». «È mio dovere. E anche se credo che entro metà maggio non ci saranno risultati, sarà utile prepararsi alla pace in futuro», ha detto Macron.

00.56 – Giappone valuta embargo carbone russo
Il governo giapponese sta valutando le restrizioni all'importazione di carbone russo come parte delle sanzioni nel settore dell'energia contro il Paese. Lo riferisce la Jiji Press

00.50 – Cnn: gli Stati Uniti hanno inviato più di 12 mila sistemi anti-corazza e "centinaia" di droni suicidi in Ucraina
Gli Stati Uniti hanno impiegato più di 12.000 sistemi anti-corazza, 1.400 sistemi antiaerei e "centinaia" di droni suicidi in Ucraina. Lo ha annunciato – scrive la Cnn – l'amministrazione Biden. L'aggiornamento arriva dopo che gli Stati Uniti hanno approvato martedì altri 100 milioni di dollari in armi per l'Ucraina prelevate dalle scorte statunitensi, portando l'assistenza totale degli Stati Uniti all'Ucraina a circa 1,7 miliardi di dollari dall'inizio dell'invasione russa. Ciò include 300 milioni di dollari approvati venerdì scorso nell'ambito dell'Iniziativa di assistenza alla sicurezza dell'Ucraina, in cui nuove armi saranno acquistate da appaltatori della difesa da inviare in Ucraina.

00.35 – Metsola, dobbiamo isolare Putin e i suoi alleati “Sanzioni ma non è abbastanza. Messaggio sia, non abbiamo paura”
«Dobbiamo fare di tutto per isolare Putin e i suoi alleati. Il nostro messaggio alla Russia deve essere: “Non abbiamo paura, non abbiamo paura delle minacce”». Lo afferma Roberta Metsola, il presidente del Parlamento Europeo, in un'intervista a Cnn. L'Ue ha varato «sanzioni senza precedenti ma è chiaro che non è abbastanza» aggiunge Metsola.

00.30 Canada aumenta spese militari di 6,4 miliardi
Il Canada aumenta le sue spese militari in risposta alla guerra in Ucraina. Ottawa ha svelato un piano per spendere 6,4 miliardi di dollari in più nei prossimi cinque anni, un aumento consistente che però non centra il target della Nato del 2% del Pil. Lo riportano i media internazionali.

00.20 – Procura Kiev, 26 cadaveri trovati sotto macerie Borodyanka
La procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, ha fatto sapere che «sotto le macerie di due condomini bombardati sono stati recuperati 26 corpi» a Borodyanka. Lo ha riferito Kyiv Indipendent.

00.11 – Zelensky, a Mariupol russi preparano una risposta a Bucha: “Mostreranno i cadaveri e daranno la colpa alla difesa ucraina”
«Stanno emergendo sempre più informazioni sul fatto che i propagandisti russi stanno preparando una 'risposta speculare' allo shock scaturito in tutte le persone normali da quanto hanno visto a Bucha. Mostreranno le vittime di Mariupol come se fossero state uccise non dai militari russi, ma dai difensori ucraini della città». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dal Guardian. «Per farlo - ha aggiunto - gli occupanti raccolgono i cadaveri nelle strade per usarli altrove, in base a elaborati scenari di propaganda. Abbiamo a che fare con degli invasori cui non è rimasto nulla di umano».

00.05 – Ucraina: Onu, prima distribuzione cibo a Chernihiv
Centinaia di civili sono stati portati al sicuro dopo essere fuggiti dall'assedio di Mariupol, in Ucraina, mentre nella città settentrionale di Chernihiv il Programma alimentare mondiale delle Nazioni unite (WFP) ha dichiarato di aver effettuato il suo primo soccorso, con l'aiuto del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR). "Abbiamo appena completato la prima distribuzione di cibo del WFP dall'inizio della guerra in Ucraina, alla città di Chernihiv, precedentemente assediata", ha affermato su Twitter il capo del WFP David Beasley. L'aiuto sosterrà 12.000 persone nella città, che ora è tornata in mano ucraina, dopo aver affrontato carenze di acqua ed elettricità. L'agenzia delle Nazioni Unite mira a raggiungere più di tre milioni di persone all'interno dell'Ucraina con distribuzione di cibo e denaro, oltre a 300.000 rifugiati e richiedenti asilo che hanno lasciato il Paese, fa sapere il Centro regionale d'informazione delle Nazioni unite.

00.01 – Biden, plaudo a voto Onu, con Putin Russia è paria internazionale
Il presidente Usa Biden plaude alla decisione dell'Onu di espellere la Russia dal Consiglio dei diritti umani. «Le immagini che stiamo vedendo da Bucha e da altre aree dell'Ucraina mentre le truppe russe si ritirano sono orribili. I segni di persone che vengono violentate, torturate, giustiziate, in alcuni casi i cui corpi vengono profanati, sono un oltraggio alla nostra comune umanità. Le bugie della Russia non possono competere con le prove innegabili di ciò che sta accadendo in Ucraina. Ecco perché le nazioni di ogni regione condannano l'aggressione non provocata e brutale della Russia contro l'Ucraina e sostengono il coraggioso popolo ucraino nella sua lotta per la libertà. Continueremo a lavorare con le nazioni responsabili in tutto il mondo per raccogliere prove per ritenere la Russia responsabile delle atrocità commesse, aumentare la pressione sull'economia russa e isolare la Russia sulla scena internazionale».
00.00 – Zelensky: “La situazione a Borodianka è peggiore di Bucha”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che sono in corso lavori per sgomberare le macerie nella città di Borodianka e che la situazione è "molto più spaventosa" di quella di Bucha. Parlando al suo discorso notturno di giovedì sera, Zelensky ha dichiarato: «Finora, lo stato russo e l'esercito russo sono la più grande minaccia del pianeta alla libertà, alla sicurezza umana, al concetto di diritti umani in quanto tali. Dopo Bucha, questo è già ovvio» ha detto, aggiungendo che i lavori per sgomberare le macerie a Borodianka sono iniziati.

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