Amazon, robot umanoide prende servizio nei magazzini

Amazon ha introdotto una nuova generazione di robot umanoidi nei suoi centri di distribuzione al fine di ottimizzare gli ordini.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Amazon ha introdotto una nuova generazione di robot umanoidi nei suoi centri di distribuzione al fine di ottimizzare la gestione dell'inventario e l'elaborazione degli ordini. Ovviamente tutto questo sta già facendo discutere per via dell'impatto che potrebbe avere sulla forza lavoro umana.

Conoscete già sicuramente Sequoia, un robot che somiglia notevolmente a un armadillo ma progettato appositamente per l'ambiente complesso dei centri di distribuzione di Amazon. Attualmente operativo in un impianto di Houston, in Texas ed è in grado di identificare e immagazzinare l'inventario in arrivo fino al 75% più velocemente, riducendo notevolmente il tempo necessario per elaborare gli ordini.

Sequoia non è l'unico passo avanti di Amazon nell'ambito dell'automazione. L'azienda sta anche testando soluzioni di robot manipolatori mobili, in collaborazione con partner come Agility Robotics. Uno dei progetti di punta è il robot bipede Digit, un robot umanoide alto circa 1.70 metri e e pesante 64 kg che può muoversi, afferrare e gestire oggetti in modo come mai visto prima d'ora all'interno dei magazzini.

Amazon è il secondo maggior datore di lavoro negli Stati Uniti, subito dopo Walmart. L'azienda impiega quasi 1,5 milioni di persone in tutto il mondo, di cui un milione lavora nei magazzini. Amazon ha introdotto sempre più tecnologie per automatizzare i lavori umani per oltre dieci anni, ma sottolinea che l'obiettivo non è sostituire i lavoratori umani, bensì sfruttarli per i lavoratori monotoni e per migliorare la sicurezza.

Tye Brady, il capo tecnologo di Amazon Robotics, ha ammesso che l'uso di robot renderà alcuni lavori nei magazzini superflui, ma ha sottolineato che la loro implementazione creerà nuovi impieghi, una linea di pensiero spesso sostenuta quando si discute della minaccia dell'IA generativa per i posti di lavoro. 

Brady ha aggiunto che coloro che lavorano nelle operazioni di Amazon sono "insostituibili" e che l'eliminazione dei compiti noiosi e ripetitivi non comporterà tagli di posti di lavoro o una riduzione del personale. Ha anche affermato che la prospettiva di un magazzino Amazon completamente automatizzato, senza lavoratori umani, non diventerà mai realtà.

"Le persone sono così centrali al processo di distribuzione; hanno la capacità di pensare a un livello superiore e di diagnosticare problemi", ha dichiarato Brady. "Avremo sempre bisogno di persone [...] Non ho mai visto un sistema automatizzato che funzioni al 100% del tempo. Credo che tu non ne abbia visto uno neanche."

L'introduzione di Sequoia e di altre soluzioni robotiche dimostra comunque che Amazon sta cercando costantemente di migliorare l'efficienza delle sue operazioni e di offrire servizi di consegna più veloci e sicuri. 

A ogni modo sembra che l'azienda continui a creare nuovi posti di lavoro, compresi ruoli altamente specializzati, attraverso l'adozione di nuove tecnologie e la formazione dei suoi dipendenti.